Non ebbe affatto dubbi, nella primavera del 1907, il Salesiano Pietro Acerbis quando per sua iniziativa vide la luce la Società Polisportiva Ars et Labor: i colori scelti furono frutto della devozione e da rappresentante dell’ordine religioso dei Salesiani la neonata Società non poteva che ispirarsi alle tonalità della Società Salesiana di San Giovanni Bosco, ovvero il celeste insieme al bianco.
Proprio questi colori sono sfoggiati nel gagliardetto che ci riporta alla stagione sportiva 1951 – 1952. Non una casuale per la squadra ferrarese perché fu la prima stagione in assoluto nella quale la Spal disputò il campionato di Serie A. Alla massima categoria arrivò disputando uno strepitoso campionato di serie B che vinse a pieno merito. La bellezza del gioco messo in mostra sui terreni di serie B, ebbe conferma anche all’inizio del campionato di serie A quando in occasione della prima giornata la Spal andò a Torino a confrontarsi con la Juventus. Il settimanale sportivo “Il Calcio e Ciclismo Illustrato” citava in copertina, parafrasando il nome della Spal, “Spallata” in virtù del fatto che i ferraresi imposero un pareggio alla Juventus.
Tornando al gagliardetto l’esemplare odierno era uno di quelli utilizzati, verosimilmente, per rappresentanza. Infatti in occasione delle partite la Spal utilizza un formato di tipo pentagonale con gli stessi lineamenti della versione triangolare e con l’aggiunta dei ricami dettagli relativi all’incontro.
Sul gagliardetto anche il simbolo dello scudo svizzero partito in bianco e nero, simbologia mutuato da quella della città.