Una vera e propria leggenda del calcio la storia del Penarol affascinante anche perché legata alla storia di emigranti italiani di uno in particolare Giovan Battista Crosa, originario di Pinerolo (provincia di Torino) che emigrò in Uruguay nel XIX secolo andandosi a stabilire in un quartiere decentrato della capitale Montevideo dove aprì una piccola bottega dove si poteva acquistare un po’ di tutto e che divenne anche un centro di aggregazione sociale tra i tanti emigrati, italiani e non, che abitavano il quartiere.
Pochi anni dopo il quartiere ingrandendosi assunse il toponimo Peñarol proprio in onore alla comunità pinerolese ed al suo principale rappresentante, l’ex militare Crosa.
Da li a qualche anno venne fondato, dagli operai di una compagnia ferroviaria stanziata nel quartiere, il Central Uruguay Railway Cricket Club – CURCC. Era il 1891 e quella squadra seppe trascinare gli interessi dei tanti emigrati del quartiere che nelle partite del CURCC vedevano una valvola di sfogo dal trantran quotidiano.
Le origini “ferroviarie” del club segnarono inevitabilmente la storia del Peñarol tant’è che i colori vennero adottati mutuandoli dalle identiche tonalità della locomotiva impiegata nella scalo ferroviario del quartiere.
Da squadra dei lavoratori della ferrovia si arriva, quasi per acclamazione, al cambio di denominazione in Club Atletic Peñarol e negli anni alle ripetute vittorie di una squadra oramai iscritta nella hall of fame del calcio mondiale.
Il gagliardetto odierno è un esemplare verosimilmente impiegato tra la fine degli anni Quaranta ed i Cinquanta.
Conserva le caratteristiche 11 stelle onnipresenti sui gagliardetti giallo neri (a simboleggiare gli altrettanti giocatori della quadra) ed ha la peculiarità di essere tipicamente “europeo” nel formato e sicuramente difforme dalla fisionomia classica dei gagliardetti del Peñarol e, più in generale, della maggioranza dei club sudamericani.