Nel 1923 venne decisa l’unione dei comuni di Oneglia e Porto Maurizio da cui nacque la città di Imperia. Nello stesso anno si costituì l’Unione Sportiva Imperia che scelse i colori nero e azzurro in onore del primo presidente della società originario di Bergamo. Nella sua storia l’Imperia ha disputato venti campionati tra i professionisti, l’ultimo nella stagione 1999-2000.
I gagliardetti della Società ligure, negli anni sessanta e settanta, erano a strisce verticali neroazzurre o palati (ossia con palo centrale in nero e ai lati due fasce azzurre) e riportavano il 1924 quale anno di fondazione poiché correlato con l’avvio delle attività agonistiche dell’Unione Sportiva Imperia. Un esempio di tali esemplari di gagliardetti e quello presentato oggi e risalente ai primi anni sessanta.
Nella prima metà degli anni ottanta i gagliardetti riportano lo stemma della Riviera dei Fiori, mentre a partire dal 1988, a seguito della radiazione dell’U.S. Imperia e del suo assorbimento nell’A.S. Imperia ’87, riportano dapprima uno stemma rettangolare con una fascia trasversale nerazzurra con il numero 87 ed a seguire hanno lo stemma cittadino raffigurante i simboli dei due comuni originari (Oneglia e Porto Maurizio).
Nel 1992 la denominazione diventa A.C. Imperia e sui gagliardetti viene impresso uno stemma ad ancile con un pallone e un drago. Nel 2000 la Società diventa U.S. Imperia Calcio 1923 e i gagliardetti riportano ancora il drago. Negli anni 2010 sui gagliardetti subentra, infine, uno stemma ad ancile palato neroazzurro con il drago e la scritta Imperia Calcio a lato della circonferenza.
La squadra ligure milita attualmente in serie D dove è stata promossa dopo il trionfo nella stagione 2019 – 2020 nel campionato di Eccellenza regionale.