Questo gagliardetto a scudo rossonero è una vera gemma tra gli esemplari milanisti, uno dei più belli prodotti a mio parere per vari motivi.
Innanzitutto la fattura assolutamente artigianale, come comune a quel tempo per questo tipo di materiali. Credo che confrontando uno ad uno questa tipologia di gagliardetti si troveranno sempre sottili differenze nell’ampiezza dei colori rossoneri sulla fronte ovvero nel ricamo dello stemma ovale. Poi la passamaneria ovvero il cordino ed i pendagli.
Per non parlare della robusta ed elegante asta dalle caratteristiche inconfondibili e irripetibili. Infine il retro in un bianco realizzato in tessuto pregiato che vagamente ricorda le stoffe utilizzate per produrre parmanenti sacri.
Anche se in questi esemplari non era riportata l’etichetta del produttore sul retro, credo ci siano ragionevoli motivi per ritenere che siano degli esemplari realizzati da quella ditta sita a poca distanza dal Duomo che poi continuerà a produrre i gagliardetti al Milan ed anche altre sqaudra (ad esempio l’Atalanta) negli anni Sessanta.
Altra peculiarità di questo gagliardetto è che non venne realizzato con la personalizzazione dell’incontro che si ritrova, almeno facendo riferimento alla documentazione fotografica d’epoca, soltanto nell’esemplare che “Pepe” Schiaffino consegnò al capitano del Penarol in occasione di un’amichevole che il Milan disputò in Uruguay nel 1958.
Tutte le altre foto disponibili da fonte aperta riportano gagliardetti privi da personalizzazione a partire da quello che, verosimilmente, venne usato per la prima volta in occasione dell’amichevole con l’Honved di Puskas. Siamo al 1955 e si può affermare che questo gagliardetto venne impiegato per ulteriori sei anni.
Altra questione è che questo era anche, con ogni probabilità, un gagliardetto di cortesia che il Milan usava donare a calciatori (esemplificativa la foto dell’inglese Jimmy Greaves con questo gagliardetto risalente al 1961) ovvero ai membri/staff della prima squadra, oltre che agli arbitri.
Ulteriore annotazione. Nella finale di Coppa di Campioni giocata a maggio del 1958 contro il Real Madrid il Milan non utilizzò il gagliardetto a scudo. Liedholm infatti consegnò al capitano blancos un gagliardetto triangolare del tipo nella foto a seguito.
Se fate caso l’andamento delle colonne verticali rossonere ricorda vagamente il gagliardetto a scudo. Quest’utlimo esemplare riporta sul retro l’etichetta del produttore, lo stesso indicato sopra.
Davvero una curiosità che è destinata a rimanere irrisolta però in questo caso propendiamo per la sbadataggine degli allestitori della esposizione anche perché a fianco al gagliardetto in questione fa bella mostra una maglia del Milan almeno di un decennio successivo.
Forse sarà stato un gagliardetto scambiato con il Real Madrid in una delle partite giocate con il Milan nella seconda metà degli anni Cinquanta.
Però rimane davvero strano il fatto che per l’intera stagione di Coppa dei Campioni 1957 – 1958 il Milan abbia consegnato un gagliardetto di un tipo per poi cambiare come da testimonianza fotografica nella finale.
A rendere ancora più misteriosa questa “trama” da magazziniere forse sbadato c’è anche da dire che il gagliardetto in collezione, sebbene non corroborato da alcun Certificato di Autenticità, arriva dai familiari Direttore di gara della finale che alcuni anni fa decisero di sbarazzarsi di questo prezioso esemplare.
Sarebbe bello che un giorno si potesse tornare a questo tipo di gagliardetto e lo dico dopo avere visto che per l’ennesima stagione il Milan utilizzerà per l’ennesima volta un gagliardetto in campo bianco con le solite strisce orizzontali rossonere in testa ed ai piedi del gagliardetto.
In occasione del 125° anniversario della fondazione, il prossimo dicembre, forse sarà il caso di pensare a qualcosa di evocativo e certamente più piacevole.
Uno scudo rossonero di circa settant’anni fa potrebbe essere un piccolo e piacevole modo di celebrare la storia di una gloriosa squadra.