Per i più, abituati ad associare il verde al colore dell’Irlanda, vedere lo splendido azzurro che caratterizza il gagliardetto che venne consegnato al capitano svedese prima dell’amichevole giocata a Dublino il 1° novembre del 1959, suscita più di qualche sorpresa.
Così come lo stemma circolare che appare in alto a sinistra del gagliardetto, un logo che riconduce alle tradizioni dell’Irlanda con la raffigurazione delle quattro storiche province irlandesi (Leinster rappresentata dall’arpa, Munster con le tre corone, Connacht con l’aquila ed il braccio con la spada e l’Ulster con l’iconico simbolo della mano rossa aperta).
Se aggiungiamo poi il fatto che, nelle fattezze, questo gagliardetto assomiglia molto a quelli utilizzati dalla nostra rappresentativa nazionale nello stesso periodo, allora possiamo davvero affermare che ci troviamo di fronte ad uno stendardo meritevole di approfondimento.
Procediamo con gradi e parliamo innanzitutto dell’azzurro. Questa tonalità non è assolutamente frutto di una pittoresca scelta della Federazione calcistica irlandese.
L’azzurro è il colore che caratterizza lo stemma araldico irlandese in cui trova anche posto la leggendaria arpa.
E’ un simbolo, quest’ultimo, unico nell’araldica mondiale e venne adottata per ben motivate tradizioni storiche.
Essa è un simbolo che non solo risale alla radici gaeliche del Paese ma anche rappresentativo dell’indipendenza ed in quanto tale adottato da diversi partiti irlandesi.
Il culto la fa risalire addirittura ad un sovrano irlandese (Brian Boru) l’adozione dello strumento come effige nel blasone del casato regnante e tutt’oggi, presso il Trinity College di Dublino, è conservata quella che viene appellata come l’arpa di Brian Boru.
L’altro quesito deriva dallo stemma circolare che in realtà era lo stemma della Federazione calcistica d’Irlanda in uso in quel periodo come da evidenza riportata nella scritta in irlandese a contorno dei stemmi della quattro provincie: Cumann Peile na hÉireann ovvero Federazione calcistica irlandese.
Nella copertina del programma ufficiale della partita lo stesso stemma era sempre presente.
L’ultima questione, la particolare similitudine con i gagliardetti utilizzati dalla nostra nazionale ed anche dall’Inter alla fine degli anni cinquanta.
Per questa particolarità mentre possiamo dire che è altamente probabile che i gagliardetti dell’Inter e dell’Italia furono opera della stessa azienda, nel caso dell’esemplare dell’Irlanda è, invece, possibile che la realizzazione sia stata liberamente ispirata dagli esemplari italiani.
Se questo fosse il caso, si potrebbe dire che il gusto e la bellezza dello stile italiano valgono anche per i gagliardetti.