La storia di oggi ci porta ad Aberdeen, nord della Scozia, soprannominata come “Città del granito” per via dei materiali utilizzati in diversi edifici cittadini ovvero, più recentemente, come “Capitale europea del petrolio” a seguito della scoperta di petrolio nel Mare del Nord non lontano dai lidi che caratterizzano, tra le altre cose questa bella cittadina.
Tuttavia, la nostra attenzione è rivolta a questioni calcistiche con riferimento in particolare all’annata 1983, stagione in cui i “Dons” (soprannome di non chiara derivazione) ed il loro “mentore”, il leggendario Sir Alex Ferguson (“Fergie”), riuscirono a trionfare in due competizioni continentali.
In quell’anno, infatti, l’Aberdeen riesce a conquistare la Coppa delle Coppe sconfiggendo il Real Madrid in finale per poi bissare il trionfo con la conquista della Supercoppa europea ai danni dei tedeschi dell’Amburgo, vincitori della Coppa dei Campioni.
Questo “amarcord” convoglia nel gagliardetto odierno che fu realizzato e consegnato a favore della terna arbitrale austriaca in occasione della gara di ritorno della Supercoppa UEFA disputata il 20 dicembre 1983. Gagliardetto che, come riportato nella foto a seguire, non ha il piccolo stemma al di sotto della iscrizione della partita che invece compare nell’esemplare che fu consegnato a Felix Magath il capitano dell’Amburgo.
Il gagliardetto sfoggia, su sfondo rosso, lo stemma rappresentato da logo introdotto diversi anni dopo la nascita del club risalente al 1903.
Infatti, soltanto nel 1972 l’Aberdeen decise di creare uno stemma societario che, con una originale soluzione grafica, proponeva il monogramma AFC a ricordare la denominazione del club con la lettera “A” disegnata a somiglianza del profilo di una porta da calcio, un pallone all’interno di essa (a simboleggiare il gol) e l’anno di fondazione a lato dello stemma.
Un altro aneddoto legato a questo gagliardetto riguarda la corona dorata che cinge lo stemma, dettaglio che non compariva nelle versioni precedenti dei gagliardetti, ad esempio quelle utilizzate alla fine degli anni Settanta.
È possibile, pertanto, che la presenza di questa decorazione stia a significare la vittoria della Coppa delle Coppe ed utilizzata, pertanto, soltanto per qualche stagione.