Correva l’anno 1970 quando dalla sinergia, promossa e accolta con vivissimo entusiasmo dalla federazione francese, tra il Paris FC e il Stade St Germain (squadra della cittadina di St Germain en Laye), vide la luce il Paris St Germain, la cui fondazione colmava l’assenza di un club parigino nella massima divisione francese.
Una compagine giovane ma assoluta protagonista del calcio transalpino. I numeri, infatti, sono dalla sua parte: 41 titoli nazionali conquistati, praticamente rarissime le stagioni in cui i parigini sono rimasti a secco di vittorie, nonché due affermazioni in campo internazionale tra cui la vittoria nella Coppa delle Coppe conquistata nel 1996 ai danni degli austriaci del Rapid Vienna.
Tutto questo consolidato da un progetto che attualmente prevede una solidissima leadership societaria ed un crescendo agonistico che ha portato la squadra a disputare la finale di Champions League della scorsa stagione e con un futuro, a breve termine, prodigo di possibili conquiste grazie alle prodezze di campioni come il brasiliano Neymar e all’estro della stella nascente del calcio mondiale, il campione del mondo Mbappè.
In pienissima sintonia con la città, il PSG ne ha adottato i colori rosso e blu dell’insegna cittadina nonché i relativi simboli: la sagoma stilizzata della Torre Eiffel nonché il giglio rappresentativo sia della monarchia francese che di Saint Germain en Laye.
Tali simboli fanno bella mostra anche sui gagliardetti della squadra come in quello realizzato in occasione del Torneo di Parigi, un quadrangolare a cui partecipò anche la Roma, che venne disputato nell’estate del 2010 in ricorrenza del quarantennale della fondazione del club. In questo gagliardetto che il PSG consegnò al Porto e al Girondins de Bordeaux, squadre incontrate nella competizione, sono riportati gli stemmi di tutte le partecipanti insieme al profilo del Parco dei Principi, la casa del PSG. Per gli amanti delle statistiche quel torneo, la cui prima edizione risale al 1957, si concluse con l’affermazione del Girondins de Bordeaux che batterono in finale il PSG.
JE SUIS PARIS
It was the year 1970 when the synergy between Paris FC and Stade St Germain (team from the town of St Germain en Laye), received with great enthusiasm and with the direct support of the French football federation, saw the light of Paris St Germain, whose foundation filled the absence of a Parisian club in the French top division.
A young team but absolute protagonist of transalpine football. The numbers, in fact, are on his side: 41 national titles conquered, practically very rare seasons in which the Parisians have remained dry of victories, as well as two affirmations in the international field including the victory in the Cup Winners’ Cup won in 1996 against the Austrians of Rapid Vienna.
All this consolidated by a project that currently provides a very solid ownership and a very competitive team that led to play in the Champions League final last season and with a future, in the short term, full of possible conquests thanks to the prowess of champions like the Brazilian Neymar and the inspiration of the rising star of world football, the world champion Mbappè.
In full harmony with the city, PSG has adopted the red and blue colors of the city sign as well as the related symbols: the stylized silhouette of the Eiffel Tower as well as the lily representative of both the French monarchy and Saint Germain en Laye.
These symbols are also displayed on the team’s pennants as in the one made for the Paris Tournament, a quadrangular in which Roma also participated, which was played in the summer of 2010 to mark the fortieth anniversary of the club’s foundation. This pennant that PSG delivered to Porto and Girondins de Bordeaux, teams met in the competition, shows the crests of all the participants together with the profile of the Parco dei Principi, the home of PSG. For those who love statistics, that tournament, the first edition of which dates back to 1957, ended with the success of the Girondins de Bordeaux who beat PSG in the final.