La scelta di adottare il simbolo del lupo nei gagliardetti dell’Avellino affonda la sua origine nella storia. Dobbiamo infatti risalire, per trovarne la spiegazione, alle antiche popolazioni dell’Irpinia, gli Hirpini, il cui appellativo derivava da Hirpus che nell’idioma sannitico stava a significare lupo, animale venerato da tale popolazione.
Per questo motivo il lupo divenne il simbolo dell’Irpinia tanto che l’Avellino lo adottò per i propri gagliardetti.
Negli anni settanta, sui gagliardetti avellinesi veniva rappresentato il profilo di un lupo (nelle sue intere fattezze o più comunemente con il disegno della testa) in campo verde insieme alla denominazione della squadra e l’anno di fondazione.
Alla fine degli anni settanta, su iniziativa dell’allora Presidente della squadra, fu realizzato da un architetto avellinese uno stemma che sarebbe stato in uso, con qualche piccola revisione, per diversi anni.
Si trattava di un profilo di lupo inserito in un rombo a sfondo bianco e verde e posto all’interno di una circonferenza ai cui lati compariva, per esteso, la denominazione del club.
Una corposa innovazione ai gagliardetti si registrò dal 2000 quando venne utilizzato uno stemma raffigurante un lupo interamente in nero per poi passare all’adozione di un gagliardetto su cui campeggiava un lupo in bianco e verde, prima di fare ritorno al classico stemma già utilizzato nei gagliardetti a cavallo tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta.