“Cockerel & Hens” “Galletti e Galline” l’appellativo, per certi versi misterioso, con il quale i tifosi chiamano il Glentoran Football Club, storico e gloriso club di Belfast.
La motivazione sarebbe da ricondurre al fondatore del club tal Victor Coates che usava indossare un anello sul quale era inciso un galletto che era l’effige del proprio casato.
Lo stesso anello veniva utilizzato dal proprietario quale sigillo da apporre, una volta immerso nella cera, sulla propria corrispondenza. Insomma un vero e proprio marchio ante litteram.
Da qui prende piede la motivazione del galletto, presente fisicamente anche nella famosa circostanza dell’accesissimo derby (denominato “The Big two) contro il Linfield disputato nel 1985.
In quella occasione i tifosi del Glentoran sistemarono ai bordi del campo un galletto con un maiale dipinto di blu il colore degli odiatissimi rivali.
I fasti di questa squadra vengono ricordati da un gagliardetto che ci riporta al 1973 ovvero alla stagione sportiva 1973 – 1974 nella quale il club si distinse particolarmente in Coppa delle Coppe arrivando ai quarti di finale della competizione dove venne battuto dai tedeschi del Borussia Moenchengladbach.
Su questo esemplare è presente lo stemma ricamato in uso all’epoca costituito da uno scudo con un pallone, anziché dal galletto, che si staglia su una banda trasversale contenente i colori societari verde, rosso e nero.
La storia della squadra, fondata nel 1882, si poggia anche su un’altra icona che è l’impianto sportivo dalle sembianze di una catino tale da essere denominato “The Oval”.
Qui George Best insieme al nonno osserva le partite dei “Galletti”, la squadra che osò scartarlo poiché sdoganato “non idoneo” in quanto “basso e gracile”.
Anni dopo, in un’amichevole tra il Manchester ed il Glentoran celebrativa del centenario del “Glens”, George Best coronò il suo sogno da adolescente indossando in quella circostanza la maglia dai tre amati colori.