Nato nel 1883 come Wiener Cyclisten-Club, il Wiener Sport Club iniziò la sua attività calcistica dopo la fusione con un’altra polisportiva della capitale austriaca, il Wiener Sportvereinigung.
Il bianco nero sono i colori di questo club che riuscì a conquistare tre titoli austriaci ed una Coppa d’Austria raggiungendo l’apice del successo agli inizi degli anni Venti (con le vittorie del campionato austriaco e della Coppa nazionale) per poi bissare il periodo di gloria alla fine degli anni Cinquanta quando incrociò la Juventus in Coppa dei Campioni infliggendogli un pesantissimo 7 – 0 nell’incontro disputato il 1° ottobre 1958 a Vienna.
Parleremo però oggi anche del gagliardetto degli austriaci che ci riporta a novantatre anni fa, Capodanno del 1929.
Quel cimelio, a cui il tempo ha presentemente deteriorato la sua originaria magnificenza, la bellezza dei suoi colori e dei ricami è stato per anni custodito nella sede dei “Grigi” ed è la testimonianza tangibile dell’amichevole che fu disputata il 1° gennaio 1929 tra l’Alessandria e la squadra austriaca.
La cronaca ci ricorda che l’incontro terminò con la vittoria dei piemontesi per 3 – 2 con l’aneddoto del termine della gara, per comune accordo tra le due squadre, al 75° minuto di gioco.
Uno tra i protagonisti di quella partita fu l’alessandrino “doc” Giovanni Ferrari autore di una tripletta.
E’ bello associare la storia odierna a quella di un grande campione come Ferrari che riuscì dopo pochi anni, con la maglia azzurra, a laurearsi Campione del Mondo (nel 1934 e 1938) oltre a vincere con tre squadre diverse lo scudetto (Juventus, Ambrosiana – Inter e Bologna) ed allenare, oltre alla Nazionale, diverse squadre di club.
Uno dei più grandi calciatori in maglia grigia di sempre. Probabilmente il più grande.