I gagliardetti del Campobasso negli anni settanta si presentavano con colori rosso e blu e stemma cittadino.
I due colori, riportati anche nel gonfalone della città, sono storicamente legati alle due confraternite che governavano la città: il rosso per i Crociati e il blu per i Trinitari.
Lo stemma rappresentava, invece, le sei torri che corrispondevano ad altrettanti punti di controllo per l’accesso all’antico borgo medioevale.
Negli anni ottanta fa ingresso sui gagliardetti del Campobasso il simbolo del lupo, effige tradizionale della squadra, che campeggia su uno sfondo a tinte rosso e blu.
Negli anni novanta, al cambio di denominazione della squadra in F.C. Campobasso, i gagliardetti subiscono una drastica revisione grafica riportando il nuovo stemma societario contraddistinto dal profilo di un maniero sovrastato da un pallone e dalle lettere F e C, tutto collocato su banda trasversale in rosso e blu.
Nel prosieguo degli anni novanta, il Campobasso ritorna a gagliardetti su cui è rappresentato il lupo in varie versioni.
Negli anni duemila il lupo compare in forma stilizzata e abbinato allo stemma cittadino. Tale simbolo dura ben poco poiché sostituito da altri stemmi, comunque sempre con la presenza dell’effige del lupo.
Dal 2014, con la denominazione Città di Campobasso, torna a campeggiare sui gagliardetti, sebbene con leggere varianti grafiche, il tradizionale stemma comunale.
