Il Catanzaro riporta nel suo stemma un’aquila reale analoga a quella presente nell’emblema cittadino.
Tale simbolo venne concesso nel XVI secolo dall’allora Re di Napoli Carlo V che autorizzò Catanzaro a fregiarsi dell’effige imperiale a testimonianza della fedeltà al regno dimostrata nella circostanza dell’assedio di una coalizione francese alla città.
Negli anni cinquanta e sessanta i gagliardetti erano privi dello stemma dell’aquila e si caratterizzavano per una partitura giallo e rossa riportante la denominazione societaria ricamata a mano e, in alcune circostanze, l’indicazione della stagione sportiva.
Dalla fine degli anni sessanta e, maggiormente, nei primi anni settanta, i gagliardetti, oltre ai colori giallo e rosso riportano al centro lo stemma con l’aquila reale, che venne mantenuto anche negli anni successivi.
Alla fine degli anni novanta, invece, sui gagliardetti compare un nuovo stemma su ancile con bordi in nero riportante il nome della Società e all’interno l’aquila su sfondo giallo e rosso.
Negli anni successivi sui gagliardetti catanzaresi rimarranno confermati i simboli e i colori originari sebbene in differenti soluzioni grafiche.
Tra queste la versione a scudo in uso nel 2006 che riporta un nuovo stemma societario abbinato alla denominazione F.C. Catanzaro nonché il gagliardetto realizzato l’anno successivo con palatura in giallo e rosso e l’aquila.
Nella stagione 2023 – 2024 in taluni incontri il Catanzaro ha utilizzato gagliardetti ricamati di fattura davvero curata che hanno sugellato il ritrono all’utilizzo di tale ripologia di materiale dopo oltre cinquant’anni dal loro ultimo utilizzo negli anni Settanta.