Nel periodo dal 1955 al 1958 la nazionale continuò ad utilizzare lo stesso gagliardetto che era apparso sui campi di gioco nel 1952. Lo scudo azzurro con stemma della Federazione e banda trasversale tricolore accompagna e suggella i momenti della stretta di mano tra i capitani.
Quel periodo non fu particolarmente felice per gli azzurri. A fronte della vittoria in casa dei campioni del mondo tedeschi e quella casalinga contro il Brasile, l’Italia subì dalla Jugoslavia una delle più pesanti sconfitte della sua storia con un eloquente 6 -1.
Oltre a quell’onta ben più grave fu la sconfitta subita a Belfast nel gennaio del 1958 contro l’Irlanda del Nord che costa l’eliminazione dai campionati del mondo.
L’Italia iniziò nella gara seguente giocata a Vienna, su un terreno di gioco interamente innevato, la prima partita dell’anno zero dopo il fallimento del mancato accesso ai mondiali.
Gli azzurri capitanati da Boniperti, con una formazione che la stampa definì sperimentale, ben figurarono contro, sebbene sconfitti, contro gli austriaci in quella che fu l’ultima edizione della Coppa Internazionale che nel 1960 si interrompeva per lasciare il posto ai Campionati europei organizzati dall’UEFA.
Le foto dell’articolo sono tratte dal settimanale “Il Calcio illustrato”.
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