Il gagliardetto odierno ci riporta alle sfide tra gli argentini e i brasiliani che non sono state mai banali, anche nel caso di una partita amichevole. Il tutto anche per retaggi storici come quelli che nel XIX secolo culminarono in una guerra tra argentini e brasiliani combattuta nei territori dell’attuale Uruguay e dello stato brasiliano di Rio Grande do Sul.
Esattamente 51 anni fa a Porto Alegre si disputò l’amichevole con la quale il Brasile continuava la preparazione per i mondiali del Messico. L’Argentina, invece, eliminata dal Perù nel girone di qualificazione chiuso l’anno prima, si presentava senza molte pretese all’incontro. Il Brasile schierava gran parte della formazione che si sarebbe poi laureata campione del mondo con “O Rey” Pelè. Gli argentini s’imposero per 2-0 e quell’incontro portò, qualche giorno dopo, all’allontanamento dell’allenatore della selecao Joao Saldanha che venne avvicendato da Zagallo. Ma fu soltanto un pretesto perché dietro c’era molto di più. Da un lato un personaggio come Saldanha soprannominato “Joao sem medo” ossia “Joao senza paura” per le peculiarità del suo carattere dall’altro il presidente brasiliano il Generale Médici grande appassionato di calcio. Il buon Joao definiva il proprio Presidente come un assassino per i crimini commessi dalla giunta militare alla guida del Paese. E la stessa avversione la espresse quando un giornalista gli chiese in merito alla mancata convocazione di un calciatore pupillo del Presidente. Tagliente la risposta di Saldanha: “Il Presidente scelga i ministri e lasci stare le cose serie”. La sconfitta del 4 marzo fu quindi il pretesto per allontanare un allenatore assolutamente contrario ai vertici politici brasiliani. Il trionfo dei mondiali su cosi di Zagallo ma già due anni prima il lungimirante Saldanha, nel corso della conferenza stampa di presentazione quale nuova guida della selecao, aveva apertamente declamato quelli che per lui sarebbero stati i titolari e le riserve ai mondiali: Félix, Carlos Alberto, Djalma Dias, Brito, Rildo, Wilson Piazza, Gérson, Jairzinho, Dirceu Lopes, Pelé e Tostão. Le riserve: Cláudio, Zé Maria, Scalla, Joel, Everaldo, Clodoaldo, Paulo César, Paulo Borges, Toninho, Rivelino e Edu.
Indovino quasi tuttò!
ARGENTINA 4 MARCH 1970
Today’s pennant takes us back to the challenges between the Argentines and Brazilians who have never been trivial, even in the case of a friendly match. All this also for historical records such as those that in the 19th century culminated in a war between Argentines and Brazilians fought in the territories of present-day Uruguay and the Brazilian state of Rio Grande do Sul.
Exactly 51 years ago in Porto Alegre there was a friendly with which Brazil continued their preparation for the World Cup in Mexico. Argentina, on the other hand, eliminated by Peru in the qualifying group closed the year before, presented itself unpretentious to the match. Brazil fielded much of the line-up that would later graduate world champion with “O Rey” Pelè. The Argentines won 2-0 and that match led, a few days later, to the departure of selecao coach Joao Saldanha who was replaced by Zagallo. But it was just a pretext because there was so much more behind it. On the one hand a character like Saldanha nicknamed “Joao sem medo” or “Joao without fear” for the peculiarities of his character on the other the Brazilian president General Médici great football fan. The good Joao defined his President as a murderer for the crimes committed by the military junta at the head of the country. And the same aversion was expressed when a journalist asked him about the failure to summon a player who was a pupil of the President. Saldanha’s response is sharp: “The President choose ministers and leave things serious.” The defeat on 4 March was therefore the pretext for alienating a coach who was totally opposed to the brazilian political leadership. Zagallo’s world championship triumph over zagallo but already two years earlier the far-sighted Saldanha, during the press conference presentation as the new leader of the selecao, had openly declared what for him would be the holders and reserves at the World Cup: Félix, Carlos Alberto, Djalma Dias, Brito, Rildo, Wilson Piazza, Gérson, Jairzinho, Dirceu Lopes, Pelé and Tostão. Reserves: Cláudio, Zé Maria, Scalla, Joel, Everaldo, Clodoaldo, Paulo César, Paulo Borges, Toninho, Rivelino and Edu.
I guess almost all!
Articolo pubblicato su gli eroidelcalcio.com