L’orgoglio calcistico della Cantabria, regione posta al nord della penisola iberica, è senza ombra di dubbio il Racing Club di Santander un sodalizio costituito, per la volontà di alcuni appassioni di calcio locali nel 1913.
Nei primi anni i cantabrici sfoggiano colori e simboli totalmente diversi dal bianco verde e dall’emblema con bandiera che contraddistinse successivamente le sorti di questa squadra che se non brillerà per il suo albo d’oro scarno di vittorie ma soprattutto per la passione che nei confronti della Società è riversata dagli sportivi di tutta la regione autonoma cantabrica.
La prima maglia esibita fu di colorazione bianca e rossa ed altezza del petto riportava lo stemma scelto agli albori con un pallone dell’epoca compreso all’interno di uno stemma circolare che recava la scritta con la denominazione societaria Racing Club.
Nome che successivamente, per volontà del regime del “caudillo” Franco, la società si trovò costretta a cambiare in Real Santander nel 1941.
Il gagliardetto odierno, che nelle decorazioni ricorda quelli utilizzati da altre squadra spagnole di cui abbiamo precedentemente trattato (Real Sociedad San Sebastian), è l’esemplare che venne consegnato al Valencia C.F. in occasione della quarta giornata della massima divisione spagnola.
La partita venne disputata a Santander con la vittoria della formazione locale per 2-0.
Il Racing detiene un curioso record a livello nazionale.
Fu infatti, nel 1979, la prima squadra a scendere in campo con il nome di uno sponsor una società tedesca produttrice di elettrodomestici.
Quel giorno il Racing si esibiva al Santiago Bernabeu ospite del Real Madrid squadra che poi, anni dopo, adottò lo stesso sponsor sulle sue gloriose maglie bianche.